Al sindaco di Mosciano Sant'Angelo, sig. Orazio Di Marcello.
Mosciano Sant'Angelo, 04-07-2003
Il giorno 20 maggio 2003, incuriositi dai lavori nella pineta della scuola materna di Mosciano, siamo entrati. Non abbiamo avuto nessun problema; c'è un'entrata pedonale che, anche se piena di spigoli vivi ad altezza di ginocchio, consente l'accesso 24 ore su 24 a chiunque. Secondo due maestre anche a cani randagi...
A lasciarci perplessi è stata la situazione attuale della pineta (sempre che la si possa chiamare ancora così).
Gli alberi sono stati potati in maniera, a nostro parere, eccessivamente barbarica, per non parlare di quelli che sono stati addirittura tagliati. D'accordo che 3 o 4 erano troppo inclinati e pericolosi, ma non ne sono stati tagliati un po' troppi? E poi, non si poteva trovare un'altra soluzione, piuttosto che tagliare?
In tutti i modi ecco come si presenta ora la pineta:
A vederla da qui sembra che ci siano solo 4 alberi...
Se poi la confrontiamo con la vicina villa Massi, che ha l'aspetto più o meno di come era prima la pineta dell'asilo, ecco come appaiono:
La villa Massi è immersa nel verde. La pineta a nostro parere non può nemmeno essere chiamata “parchetto”.
Da notare quanta poca ombra.
Una delle maestre ci ha fatto sapere che si pensa di non fare più uscire i bambini, anche per la mancanza di ombra.
Un bel peccato che i bambini non possano più giocare all'aria aperta durante le ore all'asilo... Personalmente pensiamo anche che sia educativamente molto importante per un bambino di quell'età giocare all'aperto.
E ora veniamo a questioni molto più gravi: la sicurezza.
Il palazzo marrone adiacente alla scuola materna ha montato un impianto elettrico lasciando cavi e passacavi sul terreno della pineta, ad altezza di bambino:
Non sarebbe il caso di intervenire e di prevenire che succeda qualcosa di tremendamente spiacevole?
Non è finita qui...
Il nuovo palazzo che si sta costruendo a fianco: hanno costruito sulla pineta un muro in cemento armato al posto del vecchio muro in mattoni... Con tanto di accesso alla pineta, tra l'altro...
E lungo questo muro, guardate che cosa vi si può trovare.....
Chiodi di punta e staffe metalliche arrugginite. Tutto a 50 cm di altezza, a portata di bambino...
Chi è il proprietario di quel muro? Appartiene all'asilo o al nuovo complesso? In qualsiasi caso: si può lasciare un'opera in quelle condizioni?
Veniamo ora alla parte superiore del giardino dell'asilo.
Spigoli vivi a 30-50 cm di altezza da tutte le parti...
All'entrata pedonale ad altezza di ginocchio.
E tanti complimenti ai progettisti...
E che dire di quel localone sottostante i nuovi parcheggi? Con tanto di salto senza protezione...
La paura delle maestre è quella delle siringhe. Ed in effetti sembra fatto apposta per appartarsi...
Qualche zona della pineta, inoltre, è stata scambiata per una discarica.
Una bella sbarra metallica; ed è solo uno dei tanti oggetti che potete trovare sul terreno.
Per finire concluderemmo questo bell'album fotografico con una bella visuale della potatura.
Ma c'era proprio bisogno di spennacchiarli così quei poveri alberi?
A questo punto chiediamo un impegno per migliorare la situazione, approfittando del fatto che la scuola in questo periodo è chiusa.
Pensiamo che si debbano prendere provvedimenti nella maniera più assoluta e nel più breve tempo possibile. I chiodi che spuntano e le sbarre metalliche sono cose da eliminare assolutamente.
Inoltre ci piacerebbe sapere:
Se esiste un addetto alla sicurezza e se viene retribuito o è un volontario.
Chi ha disposto il taglio delle piante.
La legna, dove è finita? Al CIRSU, oppure è stata messa all'asta, essendo un bene pubblico?
Nell'attesa di un'attenta valutazione e di appropriati provvedimenti,
Distinti saluti
e buon lavoro.
Maurizio Antonelli (maury@lcm.mi.infn.it)
Daniele Medori (daniele.medori AT virgilio.it)
Enzo Mastrilli
(Non ci è mai pervenuta nessuna risposta ufficiale a questo documento)
AGGIORNAMENTO DICEMBRE 2005:
Sono stati montati i cancelli e i pezzi di recinto mancanti. Ora accedere alla pineta, almeno, è un po' più difficile. Per il resto, tutto come prima...